
La Dispareunia
La dispareunia è un disturbo della sfera genitale femminile caratterizzato da dolore evocato dalla penetrazione durante un rapporto sessuale. Essa è una condizione che affligge circa il 15% delle donne in età fertile e il 45% delle donne entro i primi due anni dall’inizio della menopausa. Per questo motivo, pur essendo una patologia stigmatizzata fino a tempi recentissimi, riveste una grande importanza per la salute femminile e, in particolare, per il benessere sessuale.
Importanza del problema
Il dolore dalla penetrazione durante un rapporto sessuale richiede una grande considerazione dal punto di vista medico, in quanto affligge la vita sessuale della donna in maniera importante. Inoltre, il benessere di coppia e, di conseguenza, la relazione risente del problema. Non ultima, anche la fertilità risulta compromessa rendendo necessario, in casi estremi, al ricorso a tecniche di procreazione assistita per permettere una gravidanza.
Cause
Dal momento che la dispareunia più che una patologia può essere identificata come un sintomo invalidante, le cause si ritrovano in diverse condizioni. Le cause possono essere classificate generalmente in:
- biologiche: infezioni, endometriosi, vulvovaginite atrofica, ipercontrattilità dei muscoli pelvici sono alcune delle principali cause.
- psicologiche: la componente psicologica riveste un ruolo di importanza paritaria nella genesi della dispareunia.
Vulvovaginite atrofica
La vulvovaginite atrofica è la principale causa di dispareunia. Essa consiste in una riduzione dei livelli di estrogeni, principalmente imputabile alla menopausa, con un conseguente impatto sulla salute vaginale. In particolare, la carenza di estrogeni comporta un ridotto trofismo della mucosa vaginale, un aumento del pH vaginale, un aumento dei dismicrobismi e una riduzione dello spessore tissutale. In particolare, il ridotto trofismo e spessore tissutale favoriscono la formazione di escoriazioni, abrasioni e sanguinamenti. L’aumento del pH vaginale comporta un ridotto effetto antibatterico che si esplica in un aumento di infezioni batteriche e/o fungine (es. Candida).
Radioterapia
Donne che vanno incontro a radioterapia o brachiterapia localizzata per tumore cervicale possono avere come conseguenza la vulvovaginite atrofica. In questo caso, l’eziologia risiede nell’aumento della fibrosi tissutale e della riduzione dei recettori per gli estrogeni. Le conseguenze, tuttavia, sono simili se non peggiori alla vulvovaginite atrofica.
Componente di ipertono muscolare
In alcuni casi, i muscoli del pavimento pelvico possono presentare un tono muscolare aumentato. Tale ipertono può essere responsabile di dolore alla penetrazione e/o a riposo.
Endometriosi
La componente endometriosica può affliggere la sfera sessuale della donna. In particolare, la presenza di noduli endometriosici profondi può presentarsi con dispareunia. In tal caso, una terapia con pillola anticoncezionale può ridurre il dolore. Eventualmente, nei casi più gravi, l’intervento chirurgico si rende necessario.
Post partum
In conseguenza al parto alcune volte si possono verificare lacerazioni vaginali che necessitano di una sutura chirurgica. Alcune volte come esito cicatriziale si verifica una fibrosi che traziona i tessuti ed esita con dolore cronico e dispareunia.
Componente psicologica
Lo stress è una componente frequente e molto rilevante nelle dispareunia. In particolare, sia che sia evocato da condizioni al di fuori del rapporto sia che sia dovuto all’ansia per il dolore da rapporto. In aggiunta a ciò, storie personali che rimandano ad esperienze sessuali sgradevoli fino ad abusi sessuali correlano con questa patologia. Inoltre, qualora si esplichi in un rifiuto dell’atto sessuale per paura del dolore, prende il nome di vaginismo.
Differenza tra Dispareunia e Vaginismo
La dispareunia si differenzia dal vaginismo per una componente fondamentale. Se la dispareunia è caratterizzata dal dolore alla penetrazione, il vaginismo è caratterizzato dal dolore al pensiero del rapporto e, quindi, si presenta prima dell’atto stesso. Per tale motivo il vaginismo si compone principalmente di una componente psicologica, che riveste un ruolo fondamentale anche per la terapia.
Accertamenti
Una visita ginecologica è necessaria per la diagnosi di dispareunia e la caratterizzazione della sua genesi. Generalmente, cause biologiche possono giovare di una terapia medica e/o chirurgica. Cause psicologiche possono necessitare di psicoterapia. Il ginecologo esperto di ginecologia estetica e funzionale saprà in ogni caso trovare la terapia più adatta e, qualora fosse necessario, eseguire ulteriori accertamenti come tamponi vaginali, PAP test o ecografie transvaginali.
Terapia per la Dispareunia
Essendo estremamente diffusa e sottovalutata, molte donne si rivolgono al ginecologo solo dopo anni di sofferenze. Recentemente, dato il crescente interesse della comunità scientifica, alle classiche terapie farmacologiche, chirurgiche e psicoterapiche si sono aggiunte alcune novità provenienti dalla medicina estetica. L’obiettivo, oltre che alla cura della patologia di base, è finalizzato al miglioramento del benessere sessuale della donna. In generale, quindi, la terapia può essere così classificata.
Antibiotici
In caso di una patologia infettiva alla base (per esempio da Candida) una terapia antifungina può aiutare a migliorare la situazione clinica della dispareunia.
Psicoterapia ed Ansiolitici
In caso di una componente psicologica importante, il ginecologo può prescrivere ansiolitici per ridurre lo stress responsabile della dispareunia. In alcuni casi, invece, si rende necessaria una terapia antidepressiva. Un ruolo fondamentale è svolto dallo psicologo sessuologo, esperto di benessere sessuale, che, in collaborazione con il ginecologo, cura la sfera psicologica della paziente. Sessioni di psicoterapia sono fondamentali per comprendere se esiste un problema della sfera sessuale, relazionale, familiare o di altra natura e risolverla.
Radiofrequenza
La radiofrequenza vaginale è una recente e innovativa terapia che si basa sull’utilizzo di radiofrequenze. Un manipolo apposito evoca dipoli elettrici che attraversano i tessuti riscaldandoli e, di conseguenza, inducendo una biostimolazione tissutale. Diverse sedute sono necessarie per ottenere il risultato sperato. In ogni caso, il ginecologo saprà stilare per la donna il miglior protocollo terapeutico. La tecnica non è particolarmente dolorosa, ma può dare una sensazione di calore localizzato.
Fisiopatologia
Il calore è il principale responsabile dell’effetto terapeutico. In particolare, nelle 48 ore successive si verifica una reazione infiammatoria che ha come fine ultimo la genesi di fibrosi. La fibrosi da un lato ha un effetto non naturale in quanto esito cicatriziale, dall’altro migliora il turgore della mucosa e il trofismo. Inoltre, l’effetto di biostimolazione si evidenzia con l’induzione della sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico. Queste componenti aiutano i tessuti a resistere con più efficacia ai traumi della penetrazione e alle infezioni vaginali.
Efficacia
Diverse sedute a cadenza settimanale (8-10) sono necessarie per ottenere un risultato soddisfacente. Un miglioramento della sintomatologia dolorosa è il principale effetto positivo. Tuttavia, una riduzione del prurito, del bruciore vaginale, del sanguinamento e della comparsa di dismicrobismi sono effetti secondari che migliorano il benessere sessuale della donna.
Farmaci
La terapia farmacologica può essere iniziata con o senza associazione alla radiofrequenza vaginale. In particolare, si compone di:
- Estrogeni: qualora la donna soffra di vulvovaginite atrofica, la terapia sostitutiva ormonale può sopperire alla carenza estrogenica e migliorare il trofismo e la salute vaginale.
- Botulino: qualora una componente di ipertono muscolare sia responsabile della dispareunia, la tossina botulinica può risolverla. In particolare, la tossina botulinica agisce riducendo e/o abolendo la contrazione muscolare.
- Lubrificanti: ovuli, compresse o gel di acido ialuronico aiutano a lubrificare la mucosa vaginale e ridurre il bruciore, dolore e sanguinamento alla penetrazione sessuale.
- Integratori: integratori a base di fermenti aiutano a ristabilire la flora vaginale che si altera con la menopausa.
Estrogeni
La terapia estrogenica trova il suo razionale se la causa della dispareunia è da imputare ad atrofia vulvovaginale causata, per esempio, dalla carenza estrogenica della menopausa. In tal caso, compresse o ovuli vaginali possono migliorare significativamente la sintomatologia. Viceversa, se la causa è da imputare ad endometriosi, la pillola anticoncezionale può migliorare la condizione clinica, specie se associata eventualmente a terapia chirurgica.
Botulino
Una recente ed efficace terapia della dispareunia consiste nella iniezione di tossina botulinica a livello vaginale. In particolare, una dispareunia con una componente di ipercontrattilità muscolare, giova di tale trattamento. Il ruolo della tossina botulinica, così come nella medicina estetica, consiste nel rilassamento muscolare. La novità di questo trattamento può risolvere situazioni critiche fino a poco tempo fa incurabili.
Biostimolazione
La somministrazione di acido ialuronico locale (per via topica o anche via iniettiva) aiuta a migliorare l’idratazione e l’elasticità della mucosa vaginale. Riveste, per questo motivo, un ruolo importante nella vulvovaginite di origine atrofica.
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