La gravidanza al tempo del Coronavirus

La gravidanza al tempo del Coronavirus

Il Coronavirus è un virus influenzale che ha causato una pandemia nel 2020 con milioni di persone infettate e migliaia di morti. L’impegno mondiale che è stato speso per contrastare la diffusione del virus rende conto della gravità e importanza di questo evento. Le persone colpite, di qualsiasi età, sviluppano sintomi e segni polmonari che possono richiedere il ricovero in ospedale e, in alcuni casi, in terapia intensiva. In questo scenario difficile, un tipo di paziente particolare e delicato, quale la donna in gravidanza, può trovarsi in difficoltà a trovare informazioni che possano esserle di aiuto. Facciamo, quindi, chiarezza su alcuni punti importanti.

Donna sana in gravidanza

Una donna gravida sana dovrà porre attenzione alle seguenti indicazioni.

Prevenzione

Per proteggersi dal Coronavirus è necessario lavare molto spesso le mani, mantenere la distanza di almeno 1 metro (ma 2 metri è meglio!) da altre persone ed evitare di toccarsi gli occhi, il naso e la bocca. Importante è ricordare di seguire le norme igieniche classiche, tra cui avere l’accortezza di starnutire nella piega del gomito.

Controlli in gravidanza

Nonostante le numerose limitazioni per la salute pubblica che sono state imposte, gli accertamenti in gravidanza vanno eseguiti. Il proprio ginecologo saprà indicare i tempi e le modalità di esecuzione dei vari esami della gravidanza.

Quale è il rischio per una donna in gravidanza?

Attualmente numerosi studi sono in via di definizione per comprendere meglio il rapporto tra il Coronavirus e la gravidanza. Quello che si sa attualmente è che la donna gravida non è a maggior rischio di infezione rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, nel caso siano presenti sintomi respiratori influenzali è necessario rivolgersi subito al proprio medico. Infatti, la donna in gravidanza è maggiormente suscettibile alle complicazioni cliniche.

E se il partner è positivo da Coronavirus?

Nel caso il proprio partner abbia eseguito un tampone risultato positivo per Covid-19, è necessario contattare subito il proprio medico. Verranno forniti tutti i dettagli su quali accertamenti eseguire e come comportarsi. Purtroppo, durante il parto il partner non potrà assistere alla nascita del figlio, in quanto è vietato il loro ingresso nei reparti di Ostetricia oltre al necessario isolamento cautelativo.

Donna in gravidanza Coronavirus positiva

Una donna gravida che sia positiva al tampone per Covid-19 oppure che manifesti segni e sintomi influenzali con febbre e tosse deve attenersi ad alcune indicazioni precise.

Rischi di trasmissione al bambino

Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che provino la possibilità che il Coronavirus attraversi la placenta e contagi il feto. Tuttavia, è necessario tempo per avere conferme definitive, data la novità di questa pandemia.

E se dovessi fare la TAC ?

Qualora sia necessario eseguire esami diagnostici di immagine come la TAC o la Radiografia, è importante eseguirli secondo il parere medico. Infatti, essi vengono eseguiti per tutelare la salute della madre e, di conseguenza, anche del feto.

Il parto con Positività al Coronavirus

Non ci sono attualmente evidenze che controindichino il parto spontaneo. In altre parole, una donna positiva al Coronavirus non deve necessariamente andare incontro al taglio cesareo. Tuttavia, va evitato il parto in acqua dal momento che è stata provata una trasmissione oro-fecale del virus. Per quanto riguarda la partoanalgesia, l’esecuzione della peridurale è secondaria alla valutazione dell’equipe medica e delle condizioni di salute della madre, ma non controindicata. In ogni caso, verranno prese tutte le misure di sicurezza per tutelare gli operatori sanitari durante il parto.

Puerperio

Dopo il parto una mamma positiva al coronavirus dovrà attenersi sempre scrupolosamente alle norme igieniche per la salute del figlio e del personale come tenere sempre la mascherina e lavarsi spesso le mani. L’allattamento non è controindicato, ma il personale medico consiglierà come ridurre le possibilità di contagio del bambino.

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