
Curva glicemica in gravidanza: cos’è e perché farla
Ogni donna in stato di gravidanza deve sottoporsi regolarmente ad alcuni esami, più o meno necessari; tra questi rientra, talvolta, la curva glicemica (conosciuta anche come “curva da carico orale di glucosio” o OGTT), un esame molto semplice e non invasivo che non comporta alcuna conseguenza per la mamma e per il nascituro.
In pratica, la curva glicemica in gravidanza serve a diagnosticare il diabete gestazionale, quindi determinate alterazioni del metabolismo dei carboidrati nel corso della gestazione. Dato che consiste nella misura della concentrazione ematica degli zuccheri, viene definita anche GCT, dall’inglese Glucose Challenge Test.
Perché è utile eseguire la curva glicemica in gravidanza?
Si sa, la gravidanza comporta numerosi cambiamenti nell’organismo femminile a causa principalmente delle variazioni ormonali tipiche di questo stato. Alcune di queste interessano anche l’apparato endocrino: in particolare, nel corso del II trimestre, la risposta all’insulina si riduce e, di conseguenza, il glucosio che circola nell’organismo aumenta.
Eseguire la curva glicemica in gravidanza è utile proprio per questo: a individuare tutte quelle donne che presentano i sintomi caratteristici del diabete gestazionale, in modo da tenere sotto controllo la glicemia e iniziare per tempo un’eventuale terapia, così da prevenire rischi materni e feto-neonatali.
Cos’è il diabete gestazionale?
Il diabete gestazionale è una forma della patologia stessa che si presenta durante la gravidanza, appunto. La sua frequenza oscilla tra il 3% e il 10% a seconda delle etnie e delle razze interessate (nei Paesi occidentali, ad esempio, si verifica nel 6-7% dei casi).
Spesso il diabete gestazionale è del tutto asintomatico e salta fuori solo attraverso i vari esami di routine; quando ci sono, invece, i sintomi principali prevedono:
- aumento della sete e della fame;
- bisogno di urinare frequentemente;
- infezioni ricorrenti;
- vista offuscata.
I rischi che comporta il diabete gestazionale possono interessare sia la mamma, sia il feto:
- incremento del liquido amniotico;
- parto prematuro;
- parto cesareo;
- ipertensione;
- preeclampsia;
- distocia della spalla;
- peso alla nascita superiore ai 4 chili;
- ipoglicemia neonatale;
- ittero;
- ipocalcemia;
- distress respiratorio;
- basse quantità di globuli rossi.
Chi deve fare la curva glicemica in gravidanza?
In genere, l’esecuzione della curva glicemica non viene richiesta a tutte le donne in gravidanza; le linee guida nazionali individuano determinati gruppi di donne maggiormente a rischio che, in base a determinate caratteristiche, possono sviluppare con più probabilità il diabete gestazionale. I parametri principali sono:
- glicemia alta a digiuno, prima della gravidanza o appena all’inizio;
- età materna superiore ai 35 anni;
- sviluppo di diabete gestazionale in gravidanze precedenti;
- indice di massa corporea uguale o maggiore a 25 prima della gravidanza;
- familiari di primo grado con diabete di tipo 2;
- etnia appartenente ad Asia meridionale, Caraibi e Medio Oriente.
Bisogna monitorare costantemente i valori della glicemia in questi casi anche perché, nel caso in cui si rivelassero elevati, potrebbero essere associati a una serie di complicazioni materno fetali come:
- infezioni urinarie e vulvovaginali ricorrenti;
- malformazioni fetali;
- ipertensione;
- aborto spontaneo;
- morte tardiva del feto;
- parto pretermine;
- liquido amniotico in eccesso;
- feto eccessivamente sviluppato (macrosomia).
Dopo aver valutato le caratteristiche della singola gravidanza e i vari fattori di rischio, il compito di decidere se eseguire o meno il test è del ginecologo. I momenti più indicati per effettuarlo sono compresi tra la 16esima e la 18esima settimana, oppure tra la 24esima e la 28esima settimana.
Come si esegue la curva glicemica in gravidanza?
La curva glicemica in gravidanza può essere eseguita attraverso la somministrazione di dosaggi diversi di glucosio, nello specifico:
- 50 gr (GCT), per il test di screening per il diabete gestazionale;
- 100 gr (OGTT), per il test di conferma del diabete gestazionale.
In caso di GCT, l’infermiere effettua un prelievo per la glicemia basale e poi somministra 50 gr di glucosio alla paziente che, per tutta l’ora successiva, deve rimanere seduta e rilassata, astenendosi dal fumare e dal mangiare.
Passata un’ora, si esegue un secondo prelievo di sangue: se la glicemia risulta superiore o uguale a 140 mg/dl ma inferiore ai 180 mg/dl vuol dire che il test è positivo e, quindi, bisogna procedere con l’OGTT a 100 gr per confermare la presenza del diabete gestazionale.
Per l’OGTT, quindi, l’infermiere esegue un prelievo per la glicemia basale sulla paziente categoricamente a digiuno, dopodiché le somministra 100 gr di glucosio disciolti in circa 300 ml di acqua.
Nelle ore seguenti la paziente deve rimanere seduta, possibilmente rilassata e deve evitare di mangiare e/o fumare. La glicemia viene misurata a intervalli regolari, quindi dopo 60, 120 e 180 minuti dal primo sorso: se due o più valori ottenuti sono superiori a quelli di riferimento si accerta il diabete gestazionale; se a essere superiore è un valore solo, allora si diagnostica l’intolleranza glucidica in gravidanza.
Come prepararsi alla curva glicemica in gravidanza?
Prima dell’esecuzione del GCT non è richiesta alcuna preparazione in particolare; nel caso dell’OGTT, invece, la paziente deve presentarsi a digiuno assoluto (può solo bere) da almeno 8 ore. Nei giorni precedenti il test deve seguire un’alimentazione normale, senza eccessi o particolari privazioni, ed evitare sforzi fisici.
L’esame si svolge al mattino, quindi il fatto di dover rimanere a digiuno per tanto tempo potrebbe non essere semplice per una donna in gravidanza. Inoltre, per evitare di vomitare dopo aver inserito la bevanda glucosata, è consigliato bere a piccoli sorsi. Durante l’attesa, per scacciare via paura e tensione, è possibile leggere un libro o ascoltare della musica in grado di distrarre e far passare il tempo più velocemente.
Se si assumono dei farmaci, prima di interromperli è consigliato sentire il parere del medico.
Quali sono i valori normali della curva glicemica in gravidanza?
Se, a seguito dei test effettuati, la glicemia a digiuno è ritenuta nella norma, vuol dire che i valori sono i seguenti:
- a 0 minuti: 92 mg/dL;
- a 60 minuti: fino a 180 mg/dL;
- a 120 minuti: fino a 153 mg/dL.
In ogni caso, a prescindere dai valori riportati dal referto, è sempre opportuno confrontarsi sia con l’ostetrica, sia con il ginecologo che stanno seguendo la gravidanza fin dal principio.
Bisogna sottolineare, infatti, che nella maggior parte dei casi il diabete gestazionale può essere prevenuto e controllato attraverso un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano; se ciò non avviene, infatti, si può incorrere nelle complicanze citate precedentemente, quali preeclampsia e distocia della spalla, così come parto prematuro o parto cesareo.
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