Ciclo mestruale scarso - Ginecologo Padova

Ciclo mestruale scarso: cause, sintomi e cure dell’ipomenorrea

Le condizioni legate al ciclo mestruale e alle mestruazioni che possono colpire donne di qualunque età sono diverse e spaziano dall’amenorrea (assenza di mestruazioni) all’ipermenorrea (mestruazioni abbondanti), passando per l’ipomenorrea (mestruazioni ridotte).

Ciclo mestruale e mestruazioni: la differenza

Si tende spesso a usare “ciclo mestruale” e “mestruazioni” come sinonimi quando, in realtà, indicano due cose ben distinte: se queste ultime coincidono con la perdita di sangue che avviene ogni mese e che dura mediamente dai 3 ai 7 giorni, il primo consiste nell’intervallo di tempo che intercorre tra una mestruazione e l’altra.

É doveroso fare questa distinzione sia per utilizzare correttamente la terminologia, sia per poter comprendere in cosa consista effettivamente la condizione di ipomenorrea.

Cos’è il ciclo mestruale scarso?

Il ciclo mestruale scarso, conosciuto più tecnicamente come ipomenorrea, consiste in mestruazioni ridotte sia in quantità, sia in durata.

Di norma, la perdita di sangue è pari a 28-80 ml, mentre in presenza di ipomenorrea il flusso si riduce a meno di 20 ml. La condizione si può verificare anche con l’allungamento dell’intervallo tra una mestruazione e l’altra (oligomenorrea) fino a 36 giorni.

La diagnosi di ipomenorrea si può confermare quando questo fenomeno si ripete costantemente per diversi mesi ed è quindi opportuno individuarne la causa.

Quali sono le cause del ciclo scarso?

In molte donne, un ciclo mestruale scarso non è in alcun modo collegato a una patologia mentre, invece, può essere conseguenza di altri fattori, in primis l’assunzione di un farmaco contraccettivo ormonale; quest’ultimo, nel corso del tempo, determina una graduale riduzione sia della quantità, sia della durata del flusso da sospensione.

Da non sottovalutare, poi, fattori abbastanza comuni come:

  • repentine variazioni di peso;
  • ansia e stress;
  • cambiamento di clima e temperature;
  • diete drastiche.

Nelle donne più mature, invece, un ciclo mestruale scarso può essere un primo segnale dell’arrivo della menopausa; tuttavia, nonostante in questa fase della vita una riduzione del flusso ematico sia fisiologico, è sempre opportuno richiedere il parere del medico per escludere la presenza di eventuali patologie.

Il passaggio con un ginecologo come i professionisti di Studio Ambrosini è fondamentale proprio perché, all’origine di un ciclo scarso, possono celarsi anche cause patologiche come:

  • anovulazione, cioè assenza di ovulazione che, a sua volta, è provocata da:
    • ipotiroidismo, cioè riduzione dell’attività tiroidea;
    • iperprolattinemia, cioè eccesso di prolattina in circolo;
    • alterazioni ormonali collegate a insulina, androgeni e cortisolo.
  • dimensioni ridotte dell’utero, dovute a isterectomia parziale, miomectomia o altri interventi chirurgici a carico dell’utero;
  • ridotto tessuto adiposo, a seguito di diete drastiche o di eccessiva attività sportiva, che provoca una diminuzione della produzione di estrogeni (ormoni femminili);
  • malattie genetiche, in primis la sindrome di Asherman.

Nelle donne adulte, poi, l’ipomenorrea potrebbe essere determinata anche da alcune malattie dell’apparato riproduttivo femminile, quali:

  • flogosi ovarica;
  • sinechie (aderenze interposte tra le pareti delle cavità uterine);
  • senescenza ovarica precoce;
  • infiammazioni dell’utero;
  • sindrome dell’ovaio policistico;
  • lesioni dell’endometrio;
  • cisti ovariche;
  • polipi e/o miomi uterini;
  • tumori ovarici.

Infine, è opportuno ricordare il cosiddetto “falso ciclo”, cioè una perdita di sangue che avviene in corrispondenza dell’arrivo previsto del flusso mestruale in donne, in realtà, in gravidanza. Le perdite da impianto, quindi, potrebbero essere scambiate per ipomenorrea.

Quali sono i sintomi del ciclo scarso?

I sintomi correlati all’ipomenorrea sono abbastanza semplici e consistono in una riduzione delle mestruazioni sia nella durata, sia nella quantità. Tendenzialmente non sussistono altri disturbi fisici.

Il ciclo scarso comporta delle complicazioni?

Generalmente no, l’ipomenorrea non comporta complicazioni. Una possibile conseguenza del ciclo mestruale scarso è sicuramente la difficoltà nel concepimento. In ogni caso, per evitare falsi allarmismi, è consigliato rivolgersi a ginecologi esperti come i professionisti di Studio Ambrosini di Padova.

Come si ottiene una diagnosi di ipomenorrea?

Per diagnosticare l’ipomenorrea, quindi una condizione di ciclo ridotto sia nelle quantità, che nella durata, bisogna partire dalle tre principali caratteristiche che consentono di definire quando un ciclo mestruale è “normale”:

  • intervallo mestruale: si intende la lunghezza del ciclo e va dal primo giorno di flusso mestruale fino al primo giorno del flusso successivo. Di solito dura dai 26 ai 30 giorni, quindi può essere considerato normale quando è compreso tra i 21 e i 35 giorni;
  • durata del flusso: la durata comune delle mestruazioni è compresa tra 3 e 5 giorni, ma entro i 7 giorni viene considerata normale. Se si protrae oltre una settimana si parla di metrorragia;
  • quantità del flusso: la quantità media di sangue perso a ogni flusso mestruale oscilla tra i 30 e i 50 ml ma, non esistendo un metodo pratico ed efficace per rilevarla con precisione, spesso ci si basa sul numero di assorbenti utilizzati dalla paziente ogni mese. Se la quantità di sangue persa supera i 90 ml si parla di ipermenorrea o di menorragia, mentre una quantità inferiore ai 30 ml indica una condizione di ipomenorrea.

Dopo aver definito le condizioni del ciclo mestruale, la diagnosi per risalire alla causa scatenante si esegue tramite:

  • anamnesi, che permette al medico di raccogliere informazioni sullo stato di salute, sulla storia familiare e sulle abitudini della paziente;
  • esame obiettivo e visita ginecologica;
  • ecografia esterna e transvaginale.

Inoltre, sono necessari specifici esami del sangue e non solo ormonali:

  • estradiolo;
  • progesterone;
  • LH;
  • FSH;
  • AMH;
  • testosterone;
  • TSH e ormoni tiroidei;
  • prolattina;
  • glicemia;
  • insulina.

Infine, viene somministrato anche un test di gravidanza.

A seguito di questi esami e dei loro risultati, il medico potrebbe richiedere degli esami di secondo livello, come risonanza magnetica e analisi genetiche.

Quali sono le cure per il ciclo scarso?

Come per tutte le patologie, anche nel caso dell’ipomenorrea bisogna intervenire sulla causa scatenante per risolvere definitivamente (se possibile) il problema.

Se dagli esami effettuati non risulta alcuna patologia in corso, il ciclo scarso potrebbe essere una condizione passeggera e in grado di risolversi da sola nell’arco di qualche mese. Nel frattempo, è possibile rivolgersi a ginecologi specializzati come i professionisti di Studio Ambrosini Padova per trovare il trattamento più adeguato alle singole esigenze.

Ciclo scarso e stile di vita

Generalmente, se l’ipomenorrea è una condizione momentanea, occasionale, non collegata ad alcuna patologia, le pazienti devono mantenere la calma e fare attenzione al loro stile di vita. Spesso, infatti, basta semplicemente modificare alcune abitudini quotidiane per migliorare o risolvere del tutto la situazione:

  • seguire un’alimentazione sana e bilanciata;
  • praticare esercizio fisico moderato;
  • controllare lo stress;
  • smettere di fumare (anche sigarette elettroniche).

Un ciclo scarso deve, invece, destare preoccupazione quando diventa un fenomeno ricorrente e se le pazienti si avvicinano alla menopausa. In questi casi è indispensabile rivolgersi al ginecologo e procedere con tutti i controlli e gli esami necessari a ottenere una diagnosi corretta e precisa.

Ciclo scarso e terapia farmacologica

Il ciclo mestruale può regolarizzarsi solo se si normalizzano i rapporti funzionali tra ovaio, utero e ipofisi. Se l’ipomenorrea è causa di disturbi invalidanti o sterilità, allora il medico può suggerire un trattamento farmacologico mirato. Di solito consiste in una terapia ormonale basata sulla somministrazione di estrogeni e progesterone, da proseguire per più cicli mestruali.

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